Per una visione speleologica della grotta abbiamo pensato di trascrivere questo studio portato avanti da Paolo Forti e Franco Utili e pubblicato sulla rivista Speleo nel lontano 1984 dal titolo
LE CONCREZIONI DELLA GROTTA GIUSTI
Qualche volta, se si osserva bene, si può trovare qualcosa di nuovo anche nel posto più frequentato. Su queste pagine si è parlato altre volte della genesi e dell'evoluzione dei depositi minerali nelle grotte. La Grotta Giusti rappresenta un ambiente molto particolare per questi fenomeni e durante il suo studio ci siamo imbattuti in forme di concrezioni originali di cui val la pena dì parlare ai lettori di Speleo.
All'interno della Grotta Giusti il fenomeno del concrezionamento è molto sviluppato, e presenta caratteristiche diverse e nuove rispetto alle altre grotte termali.
Sono praticamente assenti le stalattiti, le cannule, le vele e le cortine, mentre le stalagmiti sono abbondanti e originali, tanto da suggerire anche al visitatore inesperto la loro origine particolare. La grotta si presenta per buona parte ricoperta da più o meno spesse concrezioni le cui forme variano soprattutto in funzione della loro posizione.
Veduta d'insieme delle concrezioni glutei-formi nel centro della grotta
La quasi totalità del soffitto è ricoperta da grandi concrezioni gluteiformi a cavolfiore, che, soprattutto in prossimità dell'ingresso presentano notevoli morfologie di ridissoluzione. Sempre dal soffitto pendono delle piccole stalattiti tubolari, di chiara origine recente, che sono attualmente attive a differenza delle concrezioni gluteiformi.
Lungo le pareti si hanno ancora concrezioni gluteiformi, anche se più piccole di quelle sul soffitto. Tali concrezioni tendono a diminuire sia per frequenza che per dimensioni passando dal soffitto al pavimento ove sono praticamente assenti.
Le concrezioni delle pareti presentano profondi solchi di corrosione, alla fine dei quali ci sono spesso infiorescenze microcristalline di calcite.
Le pareti strapiombanti, poi, presentano in varie zone un notevolissimo sviluppo di concrezioni a foglie. Le pareti sub-verticali o poco inclinate, invece, presentano crostoni concrezionati dalla superficie liscia e frastagliata simile alla superficie di assestamento di cumuli di materiali incoerenti lungo un pendio.
Solchi di corrosione e infiorescenze di calcite nella parte della grotta più prossima all'ingresso
Il pavimento è ricoperto da crostoni analoghi.
La cosa più caratteristica, però, è la presenza di un centinaio di stalagmiti di forma pressoché conica con solamente la parte apicale leggermente arrotondata.
Le concrezioni delle pareti presentano profondi solchi di corrosione, alla fine dei quali ci sono spesso infiorescenze microcristalline di calcite.
Le pareti strapiombanti, poi, presentano in varie zone un notevolissimo sviluppo di concrezioni a foglie. Le pareti sub-verticali o poco inclinate, invece, presentano crostoni concrezionati dalla superficie liscia e frastagliata simile alla superficie di assestamento di cumuli di materiali incoerenti lungo un pendio.
Il pavimento è ricoperto da crostoni analoghi.
La cosa più caratteristica, però, è la presenza di un centinaio di stalagmiti di forma pressoché conica con solamente la parte apicale leggermente arrotondata.
Nessuna di queste stalagmiti risulta essere attiva attualmente e se lo stillicidio attuale vi cade sopra le corrode.
L'angolo di apertura del cono mostra una notevole costanza di caratteristiche geometriche in tutta la grotta.
Anche le stalagmiti poco affioranti dall'acqua o totalmente sommerse hanno caratteristiche geometriche identiche se si esclude l'arrotondamento apicale che è praticamente assente.
Nel lago e nei sifoni si trovano, assieme a notevoli Forme di corrosione parietale, anche vasti fenomeni di concrezionamento e sedimentazione.
Al contatto aria-acqua si osserva la formazione rapidissima di calciti flottanti e nelle zone sommerse non troppo distanti dalla superficie la formazione di piccolissimi cristalli di calcite, indice questo di sovrasaturazione delle acque termali.
Sulle pareti non strapiombanti e sul fondo del lago e dei sifoni, poi, si trovano depositi incoerenti di calciti flottanti e di cristalli di calcite che morfologicamente sono del tutto simili ai crostoni della zona emersa, salvo il differente grado di coerenza. Tali depositi incoerenti sono anche presenti sulla sommità delle stalagmiti completamente sommerse.
Le concrezioni che abbiamo illustrato possono essere suddivise in tre distinte categorie: freatiche, freatico-vadose, vadose.
Foglie o microgours inversi nella parte della grotta più prossima all'ingresso
Le concrezioni gluteiformi rappresentano la prima generazione dei depositi chimici di questa cavità. Infatti tali concrezioni sono sempre a contatto diretto con la viva roccia e non si trovano mai a ricoprire altri tipi di depositi chimici. Esse possono svilupparsi solamente in ambienti completamente freatici in condizioni di sovrasaturazione.
Nella Grotta Giusti tali condizioni possono essere state raggiunte facilmente quando l'acqua termale occupava totalmente la grotta, grazie alla notevole fratturazione della roccia e alla vicinanza della superficie .
Il gruppo delle concrezioni freatico-vadose è certo quello che ha maggiormente contribuito alla formazione dei depositi della grotta.
Fanno parte di questa categoria le foglie, i crostoni parietali e del pavimento e le stalagmiti coniche. Per freatico-vadose intendiamo quelle concrezioni che si sono formate al di sotto o al massimo al livello dell'acqua quando la cavità ha iniziato a non essere più occupata totalmente dalle acque termali.
Tutte queste concrezioni possono trovarsi im piantate sfa su preesistenti concrezioni gluteiformi sia sulla nuda roccia, indicando così che la condizione freatico-vadosa è successiva a quella freatica. Il meccanismo che porta alla genesi delle foglie è quello della sovrasaturazione alla superficie di un lago che diminuisce continuamente il livello delle sue acque.
In queste condizioni sulle pareti verticali o strapiombanti si formano a pelo d'acqua una serie di concrezioni che tendono a seguire l'abbassamento del livello idrico , dato che la parte di loro che si accresce è quella a diretto contatto con la superficie liquida. Qualora poi l’abbassamento del livello sia troppo veloce, l'accrescimento di una foglia si arresta.